Come fosse un pannolone....
- mesposito238
- 11 nov 2024
- Tempo di lettura: 1 min
Aggiornamento: 13 nov 2024
Io di incontinenza ho sempre sofferto.
Ma quando sono i pensieri che non riesci a trattenere, non è un problema di età.
Ho sempre fatto i conti col bisogno fisiologico di esprimerli e soprattutto di contenerli.
A cinquant'anni e un po' sono giunto alla conclusione che solo un blog avrebbe potuto essere per me quel gigantesco e pannolone destinato ad assorbire parole che, altrimenti, avrei continuato a farmi e a lasciarmi copiosamente addosso.
Peggio non avrei potuto esprime il perché sto iniziando a pasticciare in un blog di cui forse alcuno, forse neanche io, sentiva il bisogno, incoraggiato dalla pretesa che le parole possano trovare un ordine e diventare pensieri compiuti e soprattutto compresi, non necessariamente condivisi.
Sia chiaro, il desiderio impellente che mi fa pestare le dita sulla tastiera non è quello di essere letto, ma semplicemente di scrivere.
Credo sia il più sublime degli egoismi "letterari", con le virgolette dell'umiltà. Scrivere per nessuno, solo per me stesso.
Con nessun rammarico sono consapevole che sarò io, più di chiunque o nessun altro, a leggere e rileggere ciò che scrivo. Abbandonando ciò che ho scritto solo quando presuntuosamente penserò che non potrei scriverlo meglio o, più realisticamente, diversamente. Impresa pressoché impossibile perché non c'è nulla di finito e di definitivo in un pensiero, figurarsi nelle parole che lo esprimono. La confusione sarà l'unico artificio retorico ricorrente in questo spazio franco. E mi sa di averla espressa già abbastanza compiutamente .
Ma lasciatemi pensare a voce alta, come mai non ho fatto. Senza freni inibitori, come sovente accade.
Saranno i mei Appunti di Vista....

Bari 11 novembre 2024
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